Ficus Benjamin

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Il ficus benjamin o fico beniamino o ancora bengiamino (Ficus benjamina) è una pianta sempreverde originaria delle zone tropicali dell’Africa e dell’Asia.
È un albero molto alto che tocca anche i 30 metri se coltivato nelle sue zone di provenienza, mentre non supera i 3-4 metri nelle nostre case. Viene scelto spesso come pianta decorativa per gli appartamenti, con le sue foglie di colore verde, lucide e di forma ovale. I rami sono sottili e ricoperti di una chioma folta. Necessita di poche accortezze.

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Consigli per la cura

Nelle condizioni idonee, con una buona temperatura e in posizione molto luminosa è una pianta molto resistente che può durare molti anni. Se si potano ogni tanto le estremità dei rami, ramificherà meglio.

Coltivazione in Vaso

Il Ficus Benjamin è una pianta ideale per essere coltivata  in vaso appartamento, dove potrà trovare un clima idoneo gran parte dell’anno. Usate un vaso di grandezza opportuna in base alla dimensione della pianta. Va rinvasata sempre in primavera, solo quando le radici della pianta fuoriescono dal foro di drenaggio del vaso, utilizzando un vaso leggermente più grande.

Coltivazione all’aperto

In giardino è possibile coltivarlo solo nelle zone meridionali dell’Italia, dove le temperature invernali ne garantiscono un corretto sviluppo.

Anche dalle altre parti d’Italia, in tarda primavera ed estate è bene spostare la pianta di ficus all’aperto.  In generale l’ideale è porlo in un angolo addossato al muro,  in modo da essere protetto da vento o correnti d’aria.

Terriccio

Si adatta a tutti i tipi di terreno purché ben drenati per evitare marciumi. Preferibile comunque terreno con molta sostanza organica.
Importante che sia ben drenato ad esempio utilizzando perlite, ciottolini, argilla espansa, sabbia grossolona o altro materiale che faccia defluire velocemente l’acqua.

Luce

Ha bisogno di luce indiretta e abbondante. La si può collocare molto vicino alla finestra, sopporta anche i raggi solari diretti sempre che non siano quelli di mezzogiorno in estate.
E’ opportuno ruotare regolarmente il vaso affinché tutte le foglie ricevano i raggi filtrati dal vetro.
Nelle regione di origine comunque cresce bene anche al sole, anche perché le piante sono abituate. L’ideale è una copertura nelle ore più calde della giornata per evitare bruciature sulle foglie.

Acqua

Annaffiare con moderazione tra la primavera e l’estate, ma senza che la terra arrivi a seccarsi del tutto; una media di due o tre annaffiature a settimana è perfetta. Durante l’autunno e l’inverno è meglio che il substrato si secchi prima di annaffiare di nuovo. La pianta ama avere le radici umide, ma vanno evitati i ristagni idrici.
Gradisce nebulizzazioni della chioma, soprattutto quando fa caldo. Può anche produrre delle radici aeree, per favorirne la crescita, basta usare del muschio sul tronco e sui rami che va mantenuto un po’ umido.

Temperatura

Sopporta il calore e le temperature calde. In inverno, la temperatura non deve abbassarsi sotto i 10°C. Attenzione ai caloriferi: l’ ambiente secco la danneggia.
Il clima ideale per lo sviluppo della pianta è quello caldo, questa specie è caratteristica di luoghi con estati molto afose. Con l’arrivo dell’estate la pianta può essere esposta in giardino o in balcone, purché vi siano temperature pari o superiori ai 20 gradi.

Teme le correnti d’aria, che fanno cadere le foglie. Tenetelo quindi al riparo dalle correnti di aria fredda, come l’apertura di porte o di finestre in inverno.

Concime

Ogni due settimane somministrare fertilizzante liquido leggero per piante verdi , ricco di azoto, elemento necessario allo sviluppo delle foglie. Applicarlo soltanto durante la primavera e l’estate.

Potatura

Se il Ficus Benjamin dovesse raggiungere dimensioni considerevoli potete potarlo per evitare chiome troppo ingombranti.

Il periodo migliore per la potatura e la cimatura dell’apice è la primavera.

I rami secchi o eccessivamente esili possono essere eliminati in qualunque momento dell’anno.

Moltiplicazione

Si puà riprodurre per talea o per margotta.

Il periodo ideale per la talea è la primavera. Prelevate delle porzioni apicali di ramo di circa 5-10 cm, all’altezza di un nodo,  togliete le foglie nella parte bassa e tagliate a metà le foglie rimanenti per ridurre la traspirazione.

Inserite la talea in un composto di sabbia e torba o di torba e perlite che andrà sempre mantenuto umido. Vanno coperte con un sacchetto di plastica trasparente senza che tocchi la pianta con una  temperatura di almeno 15°C con umidità alta e costante. Trascorsi in genere due mesi si possono vedere le prime talee che cominciano a vegetare.

Fine inverno è invece il periodo migliore per applicare il metodo della margotta. Applicate una incisione al fusto, ricopritelo con del muschio, che dovreste mantenere umido, e richiudete con del cellophane fino all’emissione delle radici.

Malattie, Parassiti ed altre Avversità

  •  Se la pianta perde le foglie velocemente, può significare che c’è una presenza di correnti d’aria fredda. E’ opportuno spostarla in un luogo più riparato.
  • Innaffiature eccessive con un  cattivo drenaggio possono provocare il marciume radicale causato da funghi. In tal caso ridurre le innaffiature, potare tutte le radici secche e cambiare terriccio per evitare il contagio.
  •  Se la pianta è appiccicosa, potrebbe trattarsi di un attacco di cocciniglia che fanno deperire i giovani getti fino alla caduta delle foglie. In Tal caso è bene pulire le foglie con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool.
  •  Gli acari possono provocare l’ingiallimento e la caduta delle foglie
  • Potrebbe essere attaccato anche da altri insetti   come Ragnetto rosso (in tal caso provare a nebulizzare di più la chioma o usare insetticidi specifici), tripidi o Cocciniglie brune.
  • Se le foglie diventano gialle, potrebbe trattarsi di carenza di sostanze nutritive. Meglio concimare un po’ di più.

Curiosità

Il Ficus benjamina è originario del Sud-Est asiatico e del Pacifico Meridionale (per capirci la zona tra India, Cina meridionale, Malesia, Filippine, Australia settentrionale, e isole del Pacifico meridionale).
Tutti i ficus sono indicati per umidificare gli ambienti chiusi e sono considerati validi purificatori dell’aria, in particolare il Ficus Benjamina è una buona consumatrice di formaldeide. Questa sostanza nociva è prodotta dal fumo di sigaretta, gas dei fornelli, dai sacchetti di plastica, da smalti e vernici, stoffe e tendaggi.

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