Cura delle piante, quanta acqua per la mia pianta? articolo blog Verde chiosco

QUANTA ACQUA PER LA MIA PIANTA?

Quante volte ci chiedete consigli sulle irrigazioni? 
Quanta acqua? Ma soprattutto, ogni quanti giorni? E in che modo?

Ecco, oggi abbiamo deciso di darvi una guida dettagliata che vi aiuterà nel vostro percorso di plant lovers 
Per prima cosa vogliamo darvi quello che probabilmente è il consiglio più prezioso, ma che siamo sicuri all’inizio non vi piacerà per niente!
 
Non esiste una risposta sicura e sempre valida quando si parla di acqua per le nostre amiche verdi. 
Molti di voi penseranno che ogni pianta ha bisogno di cure ed attenzioni particolari, ed effettivamente non c’è nulla di più vero. Questo, tuttavia, vale in modo assoluto solo nel caso in cui le piante si trovino nel loro habitat naturale. 
Ogni volta che acquistiamo una pianta e la portiamo in casa con noi, questa trova a doversi adattare ad un nuovo microclima, che potrebbe anche non essere quello ideale.
Per questo motivo, ogni consiglio relativo alla quantità e alla frequenza delle irrigazioni rimane un’utile guida che vi forniamo, ma che deve sempre essere interpretata in base alla situazione. 
Non temete, vi aiuteremo a capire in che modo!
 
SCELTA
La prima cosa che andrebbe fatta prima di acquistare una pianta è capire quale può adattarsi meglio alla nostra casa. Valutate sempre gli spazi, l’esposizione e la quantità di luce, l’umidità, e la presenza di condizionatori o riscaldamenti. 
 
OSSERVAZIONE
Si tratta di un momento fondamentale, in cui comincerete a comprendere come la vostra pianta reagisce al suo nuovo habitat. Osservate con attenzione, perché in qualche modo le piante ci lanciano sempre dei segnali. Osservate se le foglie restano uguali, oppure se il loro colore o la loro forma cominciano a cambiare. 
L’errore che molti commettono è quello di inondare la pianta di acqua nel momento in cui cominciano a notare dei cambiamenti rispetto al negozio. Non sempre il problema è la mancanza di acqua e potreste rischiare di uccidere la vostra pianta.
 
CURA
Il metodo giusto è seguire le semplici indicazioni del vostro fioraio di fiducia per il periodo di osservazione (che potrebbe durare una decina di giorni circa). In questo periodo comincerete a conoscere la vostra pianta e ad aggiustare ciò che non va. 
Quando arriverà il giorno in cui dovrete dare l’acqua, come regola generale finché non diventerete più esperti, assicuratevi che lo strato superficiale del terreno sia asciutto. Mettete un dito nella terra e controllate la terra per almeno uno – due centimetri di profondità: se è ancora umida anche nello strato superficiale rimandate l’irrigazione. 
Questo perché quando l’acqua è troppa la pianta rischia di marcire senza che ve ne rendiate conto finché non sarà troppo tardi.
 
Concludiamo con un’altra curiosità che potrebbe essere utile: sapete che esistono diverse tecniche di irrigazione?
Le più comuni sono tre:
  • irrigazione per immersione: prendete un contenitore e riempitelo di acqua, poi mettete all’interno la vostra pianta con tutto il vaso. Lasciatela in questo modo per circa 15 minuti. Passato questo tempo, lasciate la vostra pianta a scolare per qualche minuto prima di rimetterla al suo posto. 
  • irrigazione dall’alto: probabilmente è il tipo di irrigazione più comune, che consiste nel versare l’acqua direttamente nel terreno.
  • irrigazione dal basso: potete usare un sottovaso o un piatto. Lasciate l’acqua per una ventina di minuti, in modo che la pianta possa assorbire la quantità di cui ha bisogno. Passato questo tempo, scolate l’acqua residua e riponete la pianta al suo posto. 
Potrete scegliere il tipo di irrigazione migliore in base alle esigenze particolari della vostra pianta, ma in ogni caso rimane una regola comune e molto importante: passato il momento dell’irrigazione fate attenzione che non resti acqua stagnante nel sottovaso o nel porta pianta. Si tratta di un accorgimento fondamentale per evitare che la pianta marcisca.

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